Nel cuore di Dio

 

… e la tensione che senti

verso l’immenso e il meraviglioso

sia l’inizio del volo

dentro il cuore di Dio.”1

 

Michela si spostò solo quando vide che oltre alle foglie le stava per colpire il volto anche un ramo.

Il vento impetuoso le graffiava il viso, premeva sul corpo e lei, immobile alla fine della discesa, non voleva entrare.

Non fu la paura a farla muovere, come non fu il coraggio, né l’impazienza.

 

Fu la forza del vento.

Fu come per una danzatrice o una pattinatrice su ghiaccio, lanciate e fatte volteggiare in aria dal potente compagno.

 

Fu la forza del vento.

A spostarla.

Farla ruotare.

 

Fu la forza del vento a togliere quella rigidità, quel peso, ai suoi piedi, ma ancor più alla sua anima.

 

Per qualche attimo Michela si sentì dolcemente abbandonata, fuori controllo, ma allo stesso tempo protetta da una forza superiore alle sue energie.

Capì che stava perdendo l’equilibrio ma che non sarebbe caduta. Si rese conto che quello spostamento improvviso e non calcolato era l’abbandono del suo piacere personale di sentirsi il volto accarezzato dall’aria intensa e dalle foglie del bosco per un piacere più grande e completo, provocato da qualcosa di non scelto.

Una forza che, se vi fosse opposta, avrebbe forse potuto provocarle ferite, o chissà cos’altro.

 

Solo quando fu dentro, dopo uno sforzo immenso, sola nel silenzio fatto di infiniti rumori della notte del mondo, una consapevolezza nuova le permise di vedere tutto questo e di scegliere, nella sua reclusione, di spiccare comunque il volo… dentro il cuore di Dio.

 

Francesco Maule

15 agosto 2013

1Mariangela Gualtieri – Teatro Valdoca, Paesaggio con fratello rotto – prima parte | fango che diventa luce |

foto A. Colombara

foto A. Colombara

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